Un giovane ricercatore marchigiano, Arturo Carducci, allievo del corso di formazione professionale di Tecnico di Posturometria presso l’Università “Jean Monnet” di Bruxelles, ha sviluppato una tesi dal titolo “Errori nella rilevazione e nella valutazione dei parametri posturo-stabilometrici di origine ambientale”. (clicca qui per vedere)
Studiando, infatti, i risultati ottenuti analizzando gli esiti delle indagini posturometriche su cento pazienti, Carducci ha potuto evidenziare che, se il paziente era posizionato in corrispondenza di una micro-area di radioattività naturale di tipo gamma, l’apparecchiatura forniva un errore diagnostico.
Come riportato testualmente dal ricercatore nelle sue conclusioni, la radiazione naturale causa un effetto evidente, “quello di far sembrare patologica una situazione posturale in certi versi nella norma se vissuta lontano da fonti di radiazione”.
In occasione della sperimentazione, si è avuto conferma anche della validità del sistema di radioprotezione GEOPROTEX® che, applicato sotto la postazione della macchina elettromedicale, permetteva di ottenere risultati corretti anche in presenza della micro-area perturbata.
In conclusione, è bene che i produttori di apparecchiature elettromedicali diano all’operatore sanitario tutti gli strumenti necessari per evitare di commettere degli errori diagnostici, non causati dall’apparecchiatura o dallo stesso operatore, ma dalla postazione del paziente.
Alla luce di quanto evidenziato, alcuni produttori di elettromedicali, insieme al prodotto, offrono come accessorio l’apposito schermo antiradiazioni da posizionare sotto la postazione del paziente, in modo da evitare che i propri clienti incorrano in macroscopici errori diagnostici.
La domanda è d’obbligo:
cosa accade dunque ad un uomo che per anni staziona in corrispondenza di tale radiazione?…
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